La musica di Giacomo Puccini e di Luigi Boccherini sarà la protagonista di uno dei prossimi appuntamenti al Teatro alla Scala di Milano. Lunedì 14 marzo alle 16, infatti, va in scena “E comunque Puccini è plurale”, una interessante drammaturgia con testi e regia di Mario Acampa e illustrazioni di Gabriele Pino che ripercorre la straordinaria storia della famiglia Puccini senza dimenticare l’importanza rivestita dalla figura di Luigi Boccherini. Sul palco il Quartetto d’archi della Scala (Francesco Manara e Davide Pascoletti ai violini, Simonide Braconi alla viola, Massimo Polidori al violoncello) con il pianista Simone Soldati che ritrova così il Quartetto dopo il progetto dedicato a Boccherini trasmesso recentemente da Rai 5.
In programma, tra gli altri brani, anche l’esecuzione della Gavotta e della Fuga prima in sol maggiore per quartetto d’archi in prima esecuzione assoluta in tempi moderni. Fondamentali, per queste novità e per la definizione del programma, sono state le collaborazioni del Centro Studi Giacomo Puccini, da tempo impegnato nell’individuazione di brani pucciniani sconosciuti, dell’Edizione Nazionale delle opere di Giacomo Puccini che pubblica in edizione critica le musiche non operistiche, e della Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini, che ha messo a disposizione il manoscritto autografo della Gavotta conservato nell’Archivio Puccini di Torre del Lago.
Simone Soldati eseguirà poi di Giacomo Puccini “Torre del Lago” Lento e armoniosamente, altra rarità che viene proposta dopo la prima esecuzione a Lucca Classica nel 2018, e Piccolo valzer SC 66. Per concludere il concerto scaligero, si unirà al Quartetto d’archi della Scala per il Quintetto in mi minore G 415 di Luigi Boccherini.
Oltre a quanto indicato, di Puccini, in programma troviamo anche Tre minuetti SC 61 per quartetto d’archi, Scherzo SC 34 per quartetto d’archi, l’Andante mesto tratto da Crisantemi SC 65 per quartetto d’archi.