“L’ORESTE” – Prima nazionale ai Lucca Comics&Games

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L’ORESTE
Quando i morti uccidono i vivi
                                             di FRANCESCO NICCOLINI

illustrazioni di ANDREA BRUNO

regia di GIUSEPPE MARINI

Prima Nazionale

Lucca Comics & Games, Teatro del Giglio di Lucca, venerdì 29 ottobre 2021 ore 21

nell’ambito del progetto Graphic Novel Theater a cura di Cristina Poccardi

(produzioni: Gianluca Del Carlo, Cataldo Russo, Luca Bitonte; art direction: Cosimo Lorenzo Pancini)

 

scenografie e animazioni Imaginarium Creative Studio

 

costumi Helga Williams      musiche originali Paolo Coletta     light design Michele Lavanga

aiuto regia Gaia Gastaldello   direttore di scena Sammy Salerno   tecnico video Marco Schiavoni

collaborazione alla drammaturgia Claudio Casadio

voci di Cecilia D’Amico (sorella), Andrea Paolotti (Ermes),

Giuseppe Marini (dottore) e Andrea Monno (infermiere)

organizzazione Andrea Paolotti       distribuzione Massimo Tamalio

produzione esecutiva Società per Attori

uno spettacolo co-prodotto da Società per Attori e Accademia Perduta/Romagna Teatri

in collaborazione con Lucca Comics & Games

 È l’edizione 2021 di Lucca Comics&Games a ospitare la “Prima Nazionale” di L’ORESTE. Quando i morti uccidono i vivi, il nuovo spettacolo di Francesco Niccolini, interpretato da Claudio Casadio per la regia di Giuseppe Marini.

Lo spettacolo, co-prodotto da Società per Attori e Accademia Perduta/Romagna Teatri, andrà in scena venerdì 29 ottobre alle ore 21 al Teatro del Giglio di Lucca, nell’ambito del progetto Graphic Novel Theater a cura di Cristina Poccardi.

Un solo attore in scena, ma non un monologo. Grazie alla mano di Andrea Bruno, uno dei migliori illustratori italiani, ciò che attende lo spettatore è ben altro: l’interazione continua tra teatro e fumetto, animato da Imaginarium Creative Studio. Le musiche originali sono firmate da Paolo Coletta.

Sinossi

Oreste è internato nel manicomio dell’Osservanza a Imola.

È stato abbandonato quando era bambino, e da un orfanotrofio a un riformatorio, da un lavoretto a un oltraggio a un pubblico ufficiale, è finito lì dentro perché, semplicemente, in Italia, un tempo andava così.

Dopo trent’anni non è ancora uscito: si è specializzato a trovarsi sempre nel posto sbagliato nel momento peggiore. Non ha avuto fortuna l’Oreste, e nel suo passato ci sono avvenimenti terribili che ha rimosso ma dai quali non riesce a liberarsi: la morte della sorella preferita, la partenza del padre per la guerra, il suo ritorno dalla campagna di Russia tre anni dopo la fine di tutto e poi la sua nuova partenza, di nuovo per la Russia, per una fantastica carriera come cosmonauta, e – come se tutto questo non bastasse – la morte violenta della madre, una madre che lo ha rifiutato quando era ancora ragazzino con i primi problemi psichici.

Eppure, l’Oreste è sempre allegro, canta, disegna, non dorme mai, scrive alla sua fidanzata (che ha conosciuto a un “festival per matti” nel manicomio di Maggiano a Lucca), parla sempre.
Parla con i dottori, con gli infermieri, con un’altra sorella che di tanto in tanto viene a trovarlo, ma soprattutto parla con l’Ermes, il suo compagno di stanza, uno schizofrenico convinto di essere un ufficiale aeronautico di un esercito straniero tenuto prigioniero in Italia. Peccato che l’Ermes non esista.

Oreste riceve costantemente visita dai suoi fantasmi, dalle visioni dei mondi disperati che coltiva dentro di sé, oltre che da medici e infermieri. I sogni dell’Oreste, i suoi incubi, i suoi desideri e gli errori di una vita tutta sbagliata trasformano la scenografia e il teatro drammatico classico in un caleidoscopio di presenze che solo le tecniche del “Graphic Novel Theater” rendono realizzabile: un impossibile viaggio tra Imola e la Luna attraverso la tenerezza disperata di un uomo abbandonato da bambino e che non si è più ritrovato.

L’Oreste è una riflessione sull’abbandono e sull’amore negato. Su come la vita spesso non faccia sconti e sia impietosa. E su come, a volte, sia più difficile andare da Imola a Lucca che da Imola sulla Luna. Uno spettacolo originalissimo, di struggente poesia e forza, in cui fluiscono momenti drammatici e altri teneramente comici. Con un’animazione grafica di straordinaria potenza, visiva e drammaturgica, Claudio Casadio dà vita e voce a un personaggio indimenticabile, affrontando con grande sensibilità attoriale il tema importante e delicato della malattia mentale.

Dallo spettacolo è stato realizzato un libro che ne raccoglie testi e illustrazioni, pubblicato da Poliniani Editore.

Dopo il debutto per Lucca Comics&Games, l’Oreste andrà in scena al Teatro Due di Roma dal 16 al 28 novembre e al Teatro Puccini di Firenze il 3 e 4 dicembre 2021.

La tournée nazionale proseguirà nel gennaio 2022.

FRANCESCO NICCOLINI

Attraverso il suo lavoro di drammaturgo, vigila sul malessere dell’umanità, ma appena può fugge nei boschi. Scrive per alcuni dei migliori attori del teatro italiano: Marco Paolini, Vetrano e Randisi, Alessio Boni, Claudio Casadio, Luigi D’Elia, Leo Gullotta, Anna Bonaiuto.

Dal 2020 collabora con Lucca Comics and Games per le produzioni di Graphic Novel Theater. Pubblica romanzi con Mondadori, graphic novel con BeccoGiallo, libri illustrati per bambini con Carthusia, il suo teatro con Einaudi, Titivillus, Erasmo Libri, Poliniani.

CLAUDIO CASADIO

Attore teatrale e cinematografico. l’Oreste è stato scritto appositamente per lui da Francesco Niccolini, così come Massimo Carlotto ha fatto con Oscura immensità e Il mondo non mi deve nulla. Pièce che esaltano le qualità attoriali di Casadio e che egli affronta con forti richiami alla sua terra d’origine: “mi piace l’idea di un teatro contemporaneo con accenti romagnoli in chiave poetica”.

È anche fondatore e direttore, con Ruggero Sintoni, del Centro di Produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri.

GIUSEPPE MARINI

Dopo una considerevole attività di attore debutta nella regia, dapprima con il suo ensemble, in spettacoli dal forte impatto visivo, mai disgiunto da granitiche solidità drammaturgiche (Ibsen, Sofocle, Genet, ben noti i suoi Shakespeare che lo hanno proiettato da subito nel panorama dei nuovi registi della scena italiana). Decisivo è stato poi l’incontro con grandi attori e attrici della scena italiana: da Franca Valeri a Annamaria Guarnieri, Pino Micol, Ugo Pagliai, Paola Gassman, Licia Maglietta, Maria Paiato. Ha sempre affiancato l’attività di regista teatrale a quella di docente, vantando una considerevole esperienza nell’ambito della formazione.

ANDREA BRUNO

È autore di fumetti e illustratore. Le sue storie a fumetti sono state pubblicate su numerose riviste e antologie italiane e internazionali. Nel 2005 è stato trai fondatori della rivista “Canicola” e successivamente ha fatto parte della redazione dell’omonima casa editrice. Il suo ultimo lavoro è il fumetto in tre parti Cinema Zenit (2014/2016) pubblicato in Italia e in Francia. Si è aggiudicato il premio Gran Guinigi miglior autore unico” a Lucca Comics, 2007 e il Premio Micheluzzi miglior disegnatore” a Napoli Comicon, 2010. Vive e lavora a Bologna.

www.accademiaperduta.it

www.societaperattori.it

www.luccacomicsandgames.com