Le opere dello scultore contemporaneo esposte nell’hotel più prestigioso di Viareggio per tutta la stagione estiva
Uomini a braccia conserte con lo sguardo rivolto in alto, alla ricerca del proprio futuro. L’arte visionaria dello scultore contemporaneo Emanuele Giannelli approda al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio. Le sue sculture, esposte all’interno della struttura, raccontano un’umanità dubbiosa e caotica, in continua trasformazione. Un’occasione per viaggiare in Versilia e concedersi una vacanza al mare, all’insegna dell’arte, lasciandosi ispirare dallo scultore Giannelli che provoca lo spettatore e lo invita a riflettere sulla contemporaneità. Dal 14 giugno, tra l’altro, si potrà raggiungere la Versilia con i treni ad alta velocità, iniziativa di Trenitalia per agevolare i turisti nella stagione estiva.
La scultura dell’artista Giannelli (www.emanuelegiannelli.it) racconta un’umanità in continua trasformazione. L’artista rappresenta l’uomo contemporaneo, talvolta mostrandone le grandi potenzialità che si esprimono nelle tecnologie, altre invece evidenziandone le derive autodistruttive. Nei suoi ultimi lavori Giannelli è un visionario che invita i giovani a cercare di desiderare sempre un sogno.
“È un onore presentare queste sculture in un posto così bello – dichiara lo scultore -. spero di portare bellezza anch’io, attraverso le mie opere”.
Per gli amanti della scultura, la Versilia è una tappa da non perdere per la sua lunga tradizione artistica.
Le opere esposte
In esposizione ci sono molti dei suoi lavori più famosi. Immancabili i suoi Korf, uomini in resina a grandezza naturale che con le braccia conserte si godono la realtà virtuale attraverso un visore. Ma c’è di più. La società contemporanea vive attraverso i monitor che proiettano migliaia di immagini e ciascun individuo è alla ricerca della propria, di ciò che lo riguarda da vicino. Queste sculture sognano e guardano ad un futuro che non è poi così lontano. Presente nelle sale anche Self portrait, un’opera filosofica in resina e bronzo che rappresenta il busto di una scimmia che indossa delle cuffie. “È un messaggio filosofico – racconta Giannelli -. sento da diversi anni, soprattutto in Italia, molte persone che si lamentano, scaricando la colpa sugli altri. Questa testa di scimmia rappresenta la mia bestialità e mi ricorda che il vero problema sono io e che spetta a me mettere da parte i miei difetti e i miei egoismi e cercare di migliorarmi. Credo che sia l’unico modo per migliorare il mondo, la responsabilità è nostra, è mia e di nessun altro. Così ho rappresentato la scultura di uno scimmione che sono io, le cuffie sono un elemento pop simbolo della contemporaneità”.
In fase di allestimento nei prossimi giorni anche l’opera Xtopia tribù che sarà oggetto di una mostra permanente all’interno dell’hotel. L’installazione è composta da un gruppo di figure blu cobalto che Giannelli descrive come dei “visionari che nuotano nell’aria e come degli angeli poliziotti ci controllano dall’alto e ci indicano nuovi sentieri”. Il nome dell’opera prende spunto da un gigantesco grattacielo in costruzione in Cina che ha una forma ad “x” e che sarà dotato di tutti i servizi. “Mi piace pensare che una persona possa nascere, vivere e morire in questo immenso edificio, senza bisogno di uscire mai. Immagino queste figure all’interno di questo edificio del futuro che girano e ci guidano dall’alto”.
Biografia dell’artista
Emanuele Giannelli nasce a Roma nel 1962. Si trasferisce a Carrara, capitale del marmo, dove si diploma in Scultura all’Accademia di Belle Arti con il massimo dei voti. In quegli anni l’artista si distacca progressivamente dalle correnti classiche per avvicinarsi alla scultura contemporanea. Dopo diversi viaggi d’ispirazione tra Berlino e New York e il periodo vissuto a Londra nell’85, Giannelli sperimenta nuovi materiali e nuove tecniche con impetuosa curiosità e coscienza, fino a trovare una sua narrazione, che quasi come un’ossessione ritorna in tutte le sue opere: la figura umana in preda al caos della contemporaneità e alla trasformazione. Lo scultore ha sperimentato molti materiali, ma negli ultimi tempi predilige il bronzo e la resina.
Il Grand Hotel Principe di Piemonte
Sorto nei primissimi anni Venti, si dimostra subito dimora favorita di aristocratici, intellettuali e artisti. La sua eleganza seduce la fantasia di numerosi registi diventando teatro di prestigiose produzioni cinematografiche. Tornato all’apice del suo incanto nel 2004, dopo 19 mesi di restauro, oggi il Principe si pone indiscutibilmente tra gli Hotel storici più esclusivi e raffinati esistenti al mondo. I cinque piani, arredati in stili differenti, compiono un percorso ideale attraverso l’elegante ospitalità di ogni epoca, fino alla luminosità contemporanea della piscina sul tetto con jacuzzi e solarium, uno spazio azzurro proteso sul mare, che fonde edificio e orizzonte agli occhi dello spettatore.
I ristoranti “Il Piccolo Principe” e “Regina” hanno certamente reso celebre nel tempo il Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio. Gli ambienti intimi ed accoglienti, dai quali ammirare lo splendido panorama delle Alpi Apuane e del Lungomare di Viareggio, attraggono durante tutto l’anno turisti e amanti della buona cucina. La cucina de Il Piccolo Principe, curata dallo chef Giuseppe Mancino e premiata con 2 stelle Michelin, propone un menu in cui si fondono creatività, raffinatezza, buona tecnica e ottime presentazioni.
La Spa “Principe di Piemonte” propone giochi d’acqua, sauna, centro fitness, massaggi, trattamenti estetici: un relax totale e assoluto, in un ambiente elegante e raffinato, per rigenerarsi nel benessere. Trascorrere qualche ora nella SPA del Grand Hotel Principe di Piemonte, è un’esperienza polisensoriale che rigenera i sensi e distende la mente.