Fare cultura ai tempi del coronavirus. La Fondazione Ragghianti c’è!
CLICK ART | lo scatto dell’arte
Un nuovo contributo della Fondazione Ragghianti alla didattica dell’arte
Da sabato online il laboratorio dedicato ad Amedeo Modigliani
Nell’impossibilità di svolgere “in presenza” i laboratori artistici che avrebbero coinvolto decine di classi delle scuole della provincia di Lucca, la Fondazione Ragghianti propone un progetto online per stimolare anche a distanza la curiosità e il desiderio di conoscenza dei bambini, in modo divertente e creativo.
Sabato 23 maggio sarà online, sul sito e sui canali social della Fondazione Ragghianti, “CLICK ART | lo scatto dell’arte”, un progetto scritto e realizzato da Federica Chezzi e Angela Partenza, del dipartimento educazione e didattica, attivo ormai da dodici anni, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Tra gli obiettivi principali c’è da sempre quello di avvicinare i più giovani all’arte, offrendo nuovi e originali percorsi per osservare e interpretare la realtà con i linguaggi del contemporaneo.
Ma cos’è “CLICK ART | lo scatto dell’arte”?
«È un racconto animato concepito per viaggiare in paesi, epoche e colori lontani e sorprendenti», spiegano Angela Partenza e Federica Chezzi. «Non ci possiamo più incontrare? Saremo noi a raggiungere i bambini! Abbiamo sperimentato un linguaggio giocoso, creando un nuovo format per emozionare e avvicinare i più piccoli all’arte».
Ogni appuntamento prenderà in esame un’opera, un artista, una storia, molti segreti, con un divertente laboratorio creativo per bambine e bambini di tutte le età: il primo è dedicato ad Amedeo Modigliani.
Il direttore Paolo Bolpagni ricorda che «l’attività della Fondazione Ragghianti non si è mai fermata in questi mesi e prosegue fittamente con le pubblicazioni, con le ricerche storico-artistiche e con i progetti espositivi, che sono in preparazione e che saranno attuati non appena le condizioni sanitarie lo consentiranno. Con l’iniziativa “CLICK ART”, dedicata ai bambini, vogliamo continuare a coltivare anche la nostra vocazione educativa per l’arte contemporanea».