Fase 2, il sindaco di Capannori Luca Menesini scrive a Conte: “Che il Governo cambi programma e in fretta”

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Il sindaco di Capannori, Luca Menesini, con un post su Facebook chiede più coraggio al Governo italiano e al suo Presidente del Consiglio, dopo che nella serata del 26 aprile è stato svelato il piano relativo alla Fase 2. Vi proponiamo il post integralmente:

“Coronavirus: Non si possono tenere chiuse delle attività (bar, ristoranti, pasticcerie, parrucchieri, centri estetici, palestre) fino al 1 giugno.
Che il Governo cambi programma e in fretta.

Cari cittadini, care cittadine,
Scriverò una lettera al presidente del Consiglio chiedendogli di rivedere il piano delle aperture.
Devo dirlo: mi aspettavo più coraggio e chiarezza.
È vero, la fase 2 è delicatissima perché si rischia che i contagi tornino a salire, ma dobbiamo dare fiducia agli italiani.
Gli italiani non sono gli stessi di 45 giorni fa: adesso tutti sanno che tenere la distanza dagli altri è un atto d’amore in questo momento. Adesso gli italiani sanno che lavarsi spesso le mani è importante, come disinfettare i locali.
Se si sgarra, si torna indietro: bisogna esserne consapevoli.
Sapendo tutto questo, meritiamo di provare e far ripartire l’economia.
Si rischia di mandare in fumo le fatiche e i risparmi di tante famiglie per mancanza di fiducia e coraggio. E non va bene.
Non serve fare task-force di esperti se poi il prodotto è quello che abbiamo sentito ieri sera.
Con regole chiare e che tutti devono rispettare dobbiamo riaprire le attività.
Ok, non il 4 maggio tutte insieme, ma almeno lunedì 11 maggio i negozi, i parrucchieri, gli estetisti, i bar, i ristoranti, le pasticcerie, le palestre.
La distanza di un metro o due è possibile. I titolari di attività stanno studiando nuove soluzioni e noi come amministrazione li supporteremo. Devono aprire, non tutti i locali sono adatti per il take away, perché collocati in collina, ad esempio.
Nelle attività dove non è possibile la diatanza, si può obbligare all’uso di mascherine, guanti, gel igienizzante, obbligo di disinfettare gli strumenti di lavoro. I titolari già stanno pensando a inserire queste misure.
L’Italia entro 15 giorni deve ripartire tutta: è rischioso? Si, ma dobbiamo avere fiducia.
Credo che il nostro Paese abbia compreso come bisogna comportarsi per tutelare se stessi e gli altri e sia pronto a dare prova di questo.
Orgogliosi della fase 1, dobbiamo fare la fase 2 con ancora più responsabilità e consapevolezza.
Possiamo farlo, fatecelo fare.”