Il primo blocco gare di questo inizio 2020 è andato in archivio, e se non nel migliore dei modi, davvero poco c’è mancato.
Un avvio decisamente sfavillante per i colori di A&V | P, con due ottimi piazzamenti nella top 10, di Appollonio e Tizza in gare UCI Pro Series come la Vuelta San Juan (7° posto per Appollonio) ed il Trofeo Laigueglia (8° posto per Tizza).
E poi, assolutamente degni di nota anche i risultati nella top 15 del lettone Maris Bogdanovics sia alla Vuelta San Juan che al Tour Colombia 2.1, dove sull’ammiraglia al fianco di Zamparella per tutto il giro, il team ha avuto il privilegio di avere come ospite d’onore il Diablo, Claudio Chiappucci.
Anche la sfortuna però, ha fatto la sua parte. Questo è bene precisarlo. Perché senza le troppe cadute, probabilmente si sarebbe potuta scrivere, una storia alquanto differente.
Ad ogni modo i primi importanti passi sono stati percorsi con il piede giusto, e questo fa sì che si guardi al bicchiere decisamente ben oltre dall’essere mezzo pieno.
I risultati ottenuti sono frutto di preparazione, impegno, grinta ed anche coraggio, come dimostrano anche le belle performance dei giovani neo professionisti Riccardo Marchesini ed Antonio Zullo, sempre all’arrembaggio nelle fughe di giornata.
Nel complesso quindi, tutti gli atleti diretti da Starchyk, Giorgini e Zamparella hanno saputo mettersi in evidenza in queste manifestazioni di spicco, dall’altissimo profilo tecnico e soprattutto al cospetto di campioni indiscussi, quali Bernal, Alaphilippe, Sagan, Carapaz, Uran, Evenepoel, Higuita, Ciccone, Aru, Gaviria e tanti altri.
Se in Argentina ed in Colombia un Appollonio privo di postumi delle cadute avrebbe potuto anche lottare per la vittoria, al Trofeo Laigueglia, Marco Tizza, che è stato uno degli indiscussi protagonisti principali di giornata, ha fatto letteralmente sognare tutti i suoi tifosi fino a meno di 10 km dal traguardo. Poiché se solo non avesse avuto i crampi in quegli ultimi pochi metri di salita, avrebbe poi avuto molte probabilità di giocarsi la vittoria, e magari riscrivere dopo 31 anni un nome di un atleta del team Fanini (sarebbe stato il terzo dopo Cimini e Gavazzi) nell’albo d’oro del Trofeo Laigueglia.
Comunque, tutto sommato, le soddisfazioni colte in questi primi 13 importantissimi giorni di corsa, svolti in due continenti, sono state estremamente sostanziose e danno un senso al grande lavoro di tutto il team.
Inoltre prestazioni di questo genere infondono il giusto morale per far puntare ai prossimi appuntamenti, che saranno sempre di altissimo livello, con grande convinzione, determinazione, entusiasmo e soprattutto trasmettono agli atleti del team la necessaria autostima che di fatto è essenziale se si vuol competere su certi “palcoscenici” con la mentalità appropriata e non soltanto per fare una semplice comparsa.
“Siamo soddisfatti per come sono andate queste prime prestigiose gare – spiega il team manager Cristian Fanini – voglio innanzi tutto ringraziare il campione Claudio Chiappucci per essere stato al nostro seguito in Colombia. I nostri atleti non avrebbero potuto chiedere un maestro migliore e speriamo che torni presto al nostro fianco. Detto ciò, voglio fare un sonoro applauso a tutti i nostri ragazzi e allo staff. Sono stati dei veri professionisti sotto ogni aspetto e anche quando ci sono state delle difficoltà (come accade un po’ a tutti del resto), hanno saputo reagire con la giusta attitudine.
I risultati sono stati molto buoni e adesso con un po’ di riposo che ci aspetta, ed altri giorni di rifinitura, siamo certi di tornare a competere a livelli ancora più alti”.
AMORE E VITA – PRODIR AND AN EXCITING SEASONAL START
The first race block of this early 2020 went into the archive, and if not in the best way, just a very few was missing.
A&V | P, achieved two excellent top 10 results in UCI Pro Series races such as the Vuelta San Juan (7th place for Davide Appollonio) and Trofeo Laigueglia Trophy (8th place for Marco Tizza).
And then, also results in the top 15 of the Latvian Maris Bogdanovics, both at the Vuelta San Juan and at the Tour Colombia 2.1 are definitelly worthy.
Even bad luck, however, did its part. Because without too many crashes, it would probably have been possible to write a somewhat different story.
In any case, the first important steps have been taken on the right foot, and this means that we look at the glass far beyond being half full.
The results obtained are the result of preparation, commitment, determination and even courage, as demonstrated by the performances of the young climbers Riccardo Marchesini and Antonio Zullo, always at attack in the day’s breakaways.
In the end all the athletes directed by Starchyk, Giorgini and Zamparella have been able to showcase their potential in these amazing events which had a very high technical profile and most all, had the presence of undisputed champions, such as Bernal, Alaphilippe, Sagan, Carapaz, Uran, Evenepoel , Higuita, Ciccone, Aru, Gaviria and many others.
If in Argentina and Colombia an Appollonio would have fought for the victory if it wasn’t for the bad crashes, at Trofeo Laigueglia, Marco Tizza, who was one of the strongest and main protagonists of the day, literally made all his fans dream until less than 10 km to go. Since if he just didn’t have cramps in those last few meters of ascent, he would have had a lot of chances to fight for the victory, and maybe rewrite a name of an athlete of the Fanini team after 31 years (it would have been the third after Cimini and Gavazzi) in the gold register of Trofeo Laigueglia.
However, all in all, the satisfactions reached in these first 13 important racing days (in two continents), have been extremely substantial and gave meaning to the great work of the whole team.
In addition, performances of this kind give the right morale to aim for the next appointments, which will always be of the highest level, with great conviction, determination, enthusiasm and above all transmit to the team’s athletes the necessary self-esteem which is in fact essential if you want to compete on certain “stages” with the appropriate mentality and not just to make a simple appearance.
“We are satisfied with how these first prestigious races went – explains team manager Cristian Fanini – first of all I want to thank the champion Claudio Chiappucci for being our guest in Colombia. Our athletes could not have asked for a better racing teacher and mentor, and we hope that he will return to our side soon. Having said that, I want to make a loud applause to all our athletes and staff. They were real professionals and even when there were difficulties (as everyone else does), they were able to react with the right attitude. The results have been very good and now with a little rest waiting for us, and other days of good training, we are sure to return to compete at even higher levels. “