Chucky Jeffery trascina al successo Lucca contro la Givova Battipaglia
68-58(16-17, 40-34 e 54-46)
Gesam Gas e Luce Lucca: Jeffery 25, Azzi Ne, Jakubcova 6, Cibeca Ne, Bonasia 2, Ravelli 11, Vitari Ne, Farnesi Ne, Madera 6, Zempare 4, Smorto 14 e Gregori Allenatore: Francesco Iurlaro
O.Me.P.S. Givova Battipaglia: Cremona 4, Nori 10, Ciabattoni 13, Montiani Ne, Scarpato 8, Opacic, Mazza 3, Di Martino Ne, Mattera, Potolicchio 11 e Jarosz 8 Allenatore: Sandro Orlando
Arbitro: Costa, Di Toro e Maschio
Terza successo consecutivo interno per il Basket Le Mura Lucca che supera 68-58 una coriacea O.Me.P.S Givova Battipaglia. Di fronte ad una compagine giunta al PalaTagliate alla ricerca di punti per alimentare le speranze di evitare la retrocessione diretta, le biancorosse hanno faticato specialmente nel primo quarto, salvo prendere le contromisure alla formazione di Orlando capace, ad onore del vero, di restare in partita sino ai minuti conclusivi del quarto periodo. Ennesima serata negativa, invece, a livello di infortuni per la squadra di coach Francesco Iurlaro: Ivana Jakubcova ha subito una brutta caduta che l’ha costretta a finire anzitempo la partita. Le condizioni del centro slovacco verranno valutate nei prossimi giorni, ma sarà difficile vederla in campo nel prossimo turno di campionato a Sesto S.Giovanni.
Jakubcova, Zempare, Jeffery, Ravelli e Bonasia è il quintetto delle padroni di casa, a cui risponde Battipaglia con Jarosz, Nori, Cremona, Ciabattoni e Mazza. Partenza a rilento delle biancorosse che non trovano la via del canestro per i primi 2’ consentendo a Battipaglia di iniziare con uno 0-4. Il digiuno viene interrotto dalla tripla di Jeffery: serata prolifica dall’arco per la giocatrice statunitense come testimoniato dal suo 5\7 dall’arco per un totale di 25 punti, sette rimbalzi e quattro assist. Più reattive, comunque, le ospiti in questi primi 10’ di contesa dove il punteggio rimane basso. Una “bomba” da tre di Jakubcova e un gioco da tre punti (fallo più canestro) firmato Madera valgono il primo vantaggio locale sul 13-12. Un parziale griffato Ciabattoni, con l’ex Venezia già a referto 10 dei suoi 13 punti complessivi, consente alle campane di iniziare il secondo quarto avanti di un punto.
Gesam riesce a sciogliere il bandolo della matassa sospinta dalla consueta dose energia di Smorto; alla sirena finale saranno 14, con due triple, i punti per la guardia classe 1999. Battipaglia si affida all’ultima arrivata, Raffaella Potolicchio che debutta in A1 con un conclusione vincente dalla distanza. Lucca allunga sino al 27-20 per effetto delle triple di capitan Ravelli e Smorto. Uno dei rari acuti della serata di Jarosz e la solita Potolicchio, 11 con un 3\4 da tre, tengono in linea di galleggiamento le campane prima che una nuova tripla di Ravelli mandi al riposo le contendenti sul 40-34.
Al rientro dall’intervallo lungo Ivana Jakubcova rimane vittima di una rovinosa caduta. Il pivot slovacco cerca stoicamente di rientrare sul parquet ma è costretta, in avvio di quarto periodo, ad alzare bandiera bianca. In forte dubbio la sua presenza per la delicata trasferta di domenica 16 in quel di Sesto San Giovanni in casa della Geas. Uno “scippo” della Scarpato vale il 40-39, prima che un break targato Jeffery induca Orlando a chiamare un time-out. L’inerzia del match sembra pendere dalla parte di Lucca quando la tripla (le ragazze di Iurlaro chiuderanno con un lusinghiero 55% in questo fondamentale) mandato a bersaglio da Madera vale il provvisorio 53-43, per il massimo vantaggio di marca locale.
Un black-out di Lucca nella prima metà dell’ultima frazione permette ad un’orgogliosa Battipaglia di tornare sotto sino al -1 (54-53) con il canestro di Ciabattoni. Una percussione di Chucky Jeffery suona la carica alle proprie compagne che piazzano l’allungo decisivo per effetto di una successiva tripla della numero zero, emulata da Ravelli dopo che Zempare si era fatta vedere nel pitturato con alcune rimbalzi offensivi importanti. Undicesima vittoria stagionale per Gesam, sempre quinta della classe, mentre il team salernitano rimane sì fanalino di coda ma ha dato l’impressione di lottare sino all’ultima stilla di energia per agganciare un posto nei play-out.