LIAM GALLAGHER
WHY ME? WHY NOT
DOMENICA 28 GIUGNO 2020
ORE:21,00
TICKETS:
UNICA DATA ESTIVA ITALIANA
E’ tornato sulle scene con un disco stratosferico e adesso di nuovo, on the road con uno show pieno di energia.
Liam Gallagher sceglie Lucca Summer Festival per la sua unica data Italiana dell’estate 2020, in una serata a cui gli amanti del British rock non possono mancare.
A 18 anni dalla sua esibizione con gli Oasis, torna sul palco di Piazza Napoleone Liam Gallagher, forte di un disco, “Why Me? Why Not” che ha letteralmente esaltato pubblico e critica. Quella del 28 Giugno si preannuncia quindi come una delle serate più rock del prossimo Lucca Summer Festival ed essendo l’unico concerto estivo che Liam terrà nel nostro paese è facile prevedere un esodo dei suoi fans verso la Toscana!
Le cose belle accadono a quelli che sanno aspettare!
Ecco che l’estate scorsa Liam Gallagher è tornato con un nuovo singolo, un film-documentario, una performance a Glastonbury ma soprattutto con un album solista intitolato “Why me? Why not” uscito in autunno. Il 2019 si è rivelato così un anno fantastico per i fan dell’ex cantante degli Oasis. E lui è molto felice di questo.
Liam dice “Sono entusiasta, entusiasta di essere vivo, di fare canzoni… E’ bello essere tornato con della musica nuova perché questo significa poter uscire là fuori e fare qualche serata esibendomi, perché questo è quello che faccio io.
Ammettiamolo, senza di me sarebbe una noia!
Il primo segnale del suo ritorno è il singolo colossale Shockwave. Il brano si apre con un riff bestiale che ricorda The Who e T Rex, prima che Liam esploda su una melodia incessante e velenosa: “Mi hai venduto proprio lungo il fiume, mi hai dovuto trattenere, potresti aver cercato il sole, ma hai voluto dipingere tutto di nero…”. Vi ritroverete a cantare all’infinito il ritornello che recita: “Sta arrivando come un’onda d’urto!”
Come tutti i brani contenuti in “Why Me? Why Not”, Shockwave è stato scritto da Liam con i produttori Greg Kurstin e Andrew Wyatt e registrato tra Los Angeles e i RAK Studios di Londra. Kurstin e Wyatt hanno anche contribuito alla stesura e alla produzione del primo album solista di grande successo di Liam nel 2017, As You Were, e Liam aveva un enorme desiderio di approfondire ulteriormente la collaborazione con loro.
Liam spiega: “Nel mio ultimo album ho scritto alcune canzoni interamente da solo, ma stavolta sono tutte scritte in collaborazione, e la ragione è che volevo che quest’album fosse ancora meglio del precedente “As you were”. Conosco sia i miei punti di forza che i miei limiti. Sono un buon songwriter ma sono un ottimo frontman e un ottimo cantante. Voglio che il mio secondo album faccia un passo in avanti perché la cosa più difficile è fare la stessa cosa ma in modo migliore… ed è proprio quello che abbiamo fatto. Questo è un disco migliore rispetto a “As you were”, ed è un risultato incredibile perché quel disco era qualcosa di epico, no?”
Lo era. Non è stato soltanto un successo di critica, As you were è stato anche un grande successo commerciale debuttando al primo posto nella classifica degli album in UK, e vendendo più degli altri 9 album presenti in classifica nelle top 10, raggiungendo così il disco d’oro sin dalla prima settimana. Il disco di platino è stato poi raggiunto facilmente nelle settimane successive.
“E’ andata bene… ma non posso adagiarmi sugli allori, devo piuttosto annientarli, perché voglio espandermi, voglio arrivare ad ancora più persone. Voglio riempire spazi enormi con i miei concerti, sì questo è quello che voglio. Non voglio suonare nei pub. Voglio guardare sempre avanti. Questo è tutto ciò che desidero”
Dunque “Why me? Why not” è un chiaro upgrade di As You Were, ma non un cambiamento radicale, il che sarà un sollievo per i fedelissimi fan di Liam. “La cosa più radicale che posso fare – come se dicessi mai “radicale” di norma! – ma la cosa più radicale che posso fare è farla sempre meglio. Alcune altre band e altri cantanti vogliono provare! È più difficile che fare una canzone nuova da discoteca sudamericana, questo è sicuro.”
I momenti salienti includono il brano sentimentale One Of Us, che vede debuttare il figlio di Liam, Gene Gallagher, con il bongo (“ha spaccato !”), la ballata dolorante Once (“ci trovate un po’ di “The Wall” dei Pink Floyd dentro”), il vibrare crudo della chitarra in Be Still e la title track “Why Me? Why not” che Liam descrive come “un’atmosfera da Beatles in Come Together”. Forse la canzone dell’album che spicca di più è Now That I Found You, con la sua chitarra insistente e morbida, unita alla voce di Liam in forma strepitosa. Raramente ha suonato meglio.
“Sarà colpa di tutta la Guinness che ho scolato nei pub”, rivela. “No, no ma io sto bene. Ad essere sincero, canto sempre bene se le canzoni sono belle. Se le canzoni sono belle, allora le canto bene – e queste canzoni sono fantastiche”.
Prima di tutto, però, c’è il film intimo As It Was, girato esclusivamente attorno al ritorno in azione di Liam e alle conseguenze positive del suo debutto da solista. “Continuo a dire alla gente che non è Star Wars”, scherza. “Ma ci sono alcuni aspetti positivi e spero che alla gente piacerà. Voglio che esca ora, voglio che la gente ci si immerga e poi potremo cambiare marcia. Perché è quello a cui sto pensando. Questo è tutto quello a cui sto pensando. ”
Liam Gallagher: con lo sguardo fisso verso l’orizzonte, come sempre. Perché lui lo sa, il meglio deve ancora venire.